martedì 18 novembre 2008

Sesta/Settima lezione 10/17-11-2008 Quaderno o Storia interattiva?

Il mondo delle QQ.Storie è un universo un po' particolare che, per chi non mangia di matematica tutti i giorni, può risultare un po' ostico, almeno inizialmente...L'approccio iniziale è sicuramente fuori dall'ordinario: si entra in un mondo che mi ha ricordato quello della programmazione e mi stupisce che un bambino possa comprenderlo, ma fosre a quell'eta si è molto più plastici e malleabili che non a vent'anni. Secondo alcune ricerche, da quest'età in poi ha inizio un lento, ma inesorabile declino neuronale, se così si può scientificamente definire. La cosa certa è che utilizzare questo programma richiede molto più impegno da parte degli insegnanti che non dagli alunni, ma credo che con la pratica e con l'esercizio, si possa, nell'arco di poco tempo, entrare nella mentalità dei comandi con cui funziona il programma. Infatti, già dopo una mezzoretta di lavoro, l'intera attività è risultata molto più comprensibile è il pianeta delle QQ storia ha mostrato il fascino delle potenzialità operative che può offrire. Usare questo tipo di programma significa, infatti, poter creare dei percorsi non solo visivamente più coinvolgenti, ma anche interattivi che riescano a stimolare i bambini. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, questo sistema non consente solo di creare delle prove per l'apprendimento della matematica, ma anche di costruire dei materiali autocorrettivi e dei fogli informatici interattivi. Se il tempo lo consente, si possono coinvolgere poi anche gli allievi stessi nell'attività di elaborazione di prove o storie con questa modalità; naturalmente sarà necessaria la disponibilità di un'aula computer e la compresenza di almeno un paio di insegnanti competenti, che possano seguire in modo più attento il lavoro. Forse il linguaggio adottato per dare i comandi all'interno di una QQ storia, per quanto semplice e immediato possa essere, richiede comunque una capacità di astrarre i numeri e di immaginarsi il percorso e gli spazi che si intendono creare, per cui, questa attività, potrebbe risultare più adatta ai bambini di quarta o di quinta. Secondo me potrebbe essere uno strumento molto adatto nel lavoro all'interno della scuola secondaria di primo grado, consentendo di attivare la didattica e di attivare soprattutto i ragazzi, con stimoli che si avvicinino anche ai loro interessi (che la tecnologia e l'elettronica dell'era moderna hanno indotto). In questo grado di studi ritengo, infatti, che si possano sfruttare meglio le potenzialità operative ed interattive di questo programma, rendendo la didattica tipicamente frontale che si trova nelle medie, molto più coinvolgente.

Nessun commento: